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10/03/2012

Social media e farmacie online, nuovo allarme dell’INCB

Le farmacie illegali online utilizzano i social media per conquistare nuovi potenziali clienti tra le fila dei giovanissimi. A evidenziare questo nuovo fenomeno è l'International Narcotics Control Board (INCB) nella nuova relazione annuale per il 2011, organismo indipendente delle Nazioni Unite incaricato di monitorare l'attuazione dei trattati internazionali per il controllo delle droghe.Le farmacie illegali sul web, pubblicizzando i propri siti sui social media, espongono un vasto pubblico di giovani a prodotti potenzialmente pericolosi. Infatti oltre la metà dei farmaci venduti online risultano contraffatti secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel 2010 le Forze dell'Ordine hanno sequestrato a livello internazionale 12.000 farmaci inviati tramite servizio postale, di cui 5.500 di provenienza illecita. L'india è il principale paese produttore da cui proviene il 58% dei prodotti sequestrati, seguito da Stati Uniti, Cina e Polonia.Le attività chiave delle farmacie illegali online consistono nel contrabbando di prodotti e nel convincere i consumatori che le loro attività sono legali. L'INCB lancia un appello ai governi per un maggiore controllo delle farmacie online che porti alla chiusura di quelle illegali e alla confisca delle sostanze ordinate illecitamente su Internet e contrabbandate attraverso la posta.Il progetto Droga & Internet del Dipartimento Politiche Antidroga, attivato nell'ambito del Sistema Nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe, ha l'obiettivo di monitorare e prevenire il traffico di sostanze stupefacenti sul web. Dal 2010 sono state segnalate oltre 200 pagine web dove venivano commercializzate illecitamente sostanze stupefacenti, molte delle quali chiuse grazie all'intervento delle Forze dell'Ordine. Attraverso il monitoraggio della rete web sono state individuate altre 100 nuove sostanze pericolose, la maggior parte delle quali rese illegali grazie anche alla collaborazione con il Ministero della Salute.

(Dipartimento Politiche contro la droga)

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