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05/05/2014

Assemblea nazionale contro l'emergenza

Da qualche mese ormai sono ricominciati gli arrivi di persone via mare sulle coste siciliane. Ed ancora una volta tutto è dominato dalla retorica dell'emergenza. E come sempre si tratta dell'ennesima occasione per imporre modalità fuori dalle regole, prassi arbitrarie e violazioni dei diritti. Si parla come sempre di invasione con dichiarazioni shock ed allarmi. Eppure, guardando a ciò che avviene oltre i confini europei troviamo decine di conflitti, dalla Siria al Corno d'Africa, dall'est Europa alla fascia sub sahariana che producono la fuga di milioni di persone torturate, imprigionate, perseguitate. Ci dicono che l'unica risposta possibile è l'operazione Mare Nostrum, come se l'unico problema fossero le morti nel "nostro mare" e non continuassero invece ad avvenire lontane dai nostri occhi. Al tempo stesso il Governo ha ancora una volta improvvisato in tema di accoglienza. Non mancano i respingimenti e le deportazioni, ma per chi invece raggiunge le nostre coste il destino è ancora una volta quello di una accoglienza improvvisata, fuori dai circuiti ufficiali, una nuova occasione per gonfiare le tasche di molti. Intanto gli insopportabili confini interni dell'Europa ingabbiano chi raggiunge l'Italia costringendo migliaia di persone a superare le frontiere imposte dagli Stati UE di nascosto.

Crediamo che tutt questo debba necessariamente trovare risposta. Una risposta collettiva e condivisa, nello spirito della Carta di Lampedusa, riprendendo collettivamente la sfida per la costruzione di "canali umanitari" veri, di percorsi accoglienza degna, di un diritto d'asilo europeo. Oggi abbiamo bisogno di riprendere il filo di quel discorso aperto negli scorsi mesi per rimetterci in cammino. A partire dalle lotte che, come questi ultimi mesi ci hanno dimostrato, nelle battaglie per il diritto all'abitare per contro lo sfruttamento nella logistica, sono state ricche di un rinnovato protagonismo dei migranti, senza dimenticare la necessità di costruire un discorso che riesca ad invertire la retorica che ci viene imposta, quella dell'invasione ma anche quella dell'accoglienza caritatevole, due facce della stessa medaglia. Perché sullo sfondo rimane l'imminente riapertura dei CIE di Milano e Bologna, una legge (la Bossi-Fini) ancora intatta che continua a produrre ricatti, permamenti violazioni del diritto d'asilo e contro tutto questo dobbiamo opporci.

Per questo proponiamo a tutti di ritrovarci insieme per mettere in condivisione ciò che sta accadendo nei nostri territori e costruire le iniziative dei prossimi mesi, domenica 11 maggio 2014, alle ore 16.00 attraverso la Global conferece, una assemblea on line che permetterà a tanti di collegarsi da diversi luoghi della penisola.

(Redazione Melting Pot)

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