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21/04/2016

No profit, Iacovone (E.Y.): più collaborazione con impresa

La collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore è fondamentale per dare risposte ai bisogni crescenti di welfare dei cittadini. La generazione di valore passa necessariamente per il terzo settore, un comparto cruciale per la crescita del nostro Paese, in termini di benessere e di occupazione e fatturato. I numeri parlano da soli: oltre 300 mila organizzazioni No profit, circa 5 milioni di volontari, 64 miliardi di euro di entrate, 700 mila dipendenti. E' quanto è emerso in occasione del Forum "Generare impatto sociale. Misura, progetti, alleanze per una nuova economia", organizzato dalla Fondazione Ernst & Young Italia Onlus. "Stiamo attraversando una fase di cambiamento epocale. dobbiamo rivoluzionare il nostro tradizionale approccio -spiega Donato Iacovone, ad di EY italiana-. Emergono bisogni ai quali dobbiamo dare risposte nuove, avendo meno risorse pubbliche. Abbiamo solo una strada: innovare e valorizzare le opportunità disponibili. Una su tutte, quella offerta dal digitale che, anche in ambito sociale, consente di raggiungere una maggiore efficienza, con minore dispendio di risorse". "In Italia non ci manca la creatività -aggiunge Iacovone-, il nostro punto debole è la capacità di fare sistema. Fondazione EY Italia Onlus da tre anni ha avviato un dialogo molto concreto tra pubblico, profit e no profit. Fare sistema si può, si possono ripensare le alleanze e si può generare valore adottando un approccio imprenditoriale e dimostrando l'impatto delle attività". "Quello che le imprese chiedono è un maggiore coinvolgimento -aggiunge Iacovone- dei propri dipendenti, degli azionisti, dei clienti. Chiedono di essere coinvolti nei progetti. Questo può creare diffidenza perché può essere frainteso come volontà di entrare nella gestione delle associazioni, ma questo non è assolutamente il tema. La verità è che chi mette il denaro vuole un ritorno in coinvolgimento e soddisfazione delle persone che lavorano nelle imprese di partecipare alle attività sociali". Insomma, sottolinea Iacovone "sta nascendo , soprattutto tra i giovani, questa volontà di restituire qualcosa alla società. Questo dobbiamo saperlo utilizzare e migliorare il dialogo tra chi è nel profit e chi nel no profit. Chi vuole intercettare le risorse del profit deve offire un servizio da restituire alla società. Adnkronos

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