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10/05/2016

Migranti, la Cei: "Servono i permessi umanitari"

"Sta crescendo il popolo dei diniegati, che nel corso dell'anno potrebbe arrivare al numero di 40.000 migranti". E' quanto avverte monsignor Gian Carlo Perego, direttore della fondazione Migrantes, organismo pastorale collegato alla Cei, per il quale "serve valutare da parte del governo la possibilità di un permesso di soggiorno umanitario, per evitare che si crei un popolo di invisibili e sfruttati". Osserva monsignor Perego: "Le commissioni territoriali di fatto stanno operando sulla base di una lista dei Paesi sicuri e stanno negando una forma di protezione internazionale o umanitaria talvolta a 9 su 10 dei richiedenti. Questa situazione creerà un fenomeno grave, perché il governo non sarà in grado di rimpatriare le persone, che si renderanno irreperibili e sul territorio si creerà una situazione di insicurezza per le persone migranti o residenti". Per il direttore di Migrantes, allora, "occorre utilizzare uno strumento che il testo unico sull'immigrazione prevede, cioè un decreto del presidente del Consiglio che offra la possibilità di un permesso umanitario per le persone in fuga da disastri ambientali, da persecuzione politica e religiosa, da sfruttamento grave".

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