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31/05/2016

Premiate 38 ricercatrici italiane per sviluppo in campo biomedico

38 ricercatrici premiate dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) per aver dato, con il loro lavoro, un sostanziale contributo allo sviluppo in campo biomedico. Il gruppo, appena nato nell'ambito del progetto "Top italian women scientists 2016", riunisce 38 eccellenze femminili, studiose scelte per la loro produttività scientifica. L'obiettivo è promuovere la ricerca femminile e avvicinare le giovani a questo mondo. La rete d'eccellenza è dedicata infatti alle scienziate italiane impegnate nella ricerca biomedica in cima alla classifica dei Top italian scientists (TIS)1, un censimento degli scienziati italiani di maggior impatto in tutto il mondo, misurato con il valore di H-index, l'indicatore che rileva sia la produttività sia l'impatto scientifico del ricercatore, ma anche la sua continuità nel tempo, e che si basa sul numero di citazioni per ogni pubblicazione. "I dati nazionali del 2015 dell'Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda, - evidenziano come in Italia la presenza femminile nella ricerca, in particolare in posizioni di rilievo e nelle sedi decisionali, sia ancora bassa. Se all'inizio della professione si registra una sostanziale parità tra i due sessi, il 48% dei ricercatori sono donne e il 52% uomini, avanzando nella carriera l'ago della bilancia si sposta nettamente a vantaggio dei ricercatori maschi che salgono al 76% del totale, mentre le ricercatrici restano solo al 24%". "Se poi si considerano i dati relativi alle posizioni apicali - continua Merzagora - sono meno del 17% le donne che rivestono il ruolo di direttori di Istituti di ricerca e di Dipartimento. Questa iniziativa di Onda ha l'obbiettivo di evidenziare il lavoro e la passione di molte donne, non tutte note al grande pubblico, premiando il loro lavoro e la loro dedizione.". "Sono donne di impatto nella biomedicina - spiega ancora Adriana Albini, presidente Comitato scientifico Onda e direttore del Laboratorio di biologia vascolare e angiogenesi di MultiMedica Milano - non solo nel senso che il loro lavoro influisce sulla società e sui progressi della conoscenza, ma, anche perché, attraverso la loro produzione scientifica letta e citata, si sono conquistate una posizione alta in questa specie di 'hit parade' nella scienza.E' la nascita di una rete di donne ricercatrici in campo biomedico che può diventare di riferimento ai giovani ricercatori e in progetti di comunicazione. E' un progetto a cui penso da tempo che vede oggi finalmente la luce grazie ad Onda".

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