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21/07/2016

Year Book 2016. Rischi da giocare- pubblicazione del CNCA sul gioco d'azzardo

La pubblicazione, proprio per restituire la complessità del fenomeno, declina vari aspetti connessi al gioco d’azzardo e lo fa con un’attenzione speciale alle trasformazioni culturali che hanno interessato il gioco d’azzardo negli ultimi anni, offrendo un utile spaccato dei vari giochi disponibili sul mercato e mettendo in evidenza le differenze, le cifre e i rischi specifici. Una parte consistente è dedicata alla statistica, con dati nazionali che presentano un quadro generale del fenomeno, della sua diffusione, in particolare tra i giovani, delle differenze a livello regionale, della relazione tra dati epidemiologici e presenza di interventi da parte di associati al CNCA. Uguale attenzione è rivolta alla letteratura scientifica sul gioco d’azzardo, con l’analisi di studi e ricerche su caratteristiche dei giocatori, fattori di rischio associati allo sviluppo di comportamenti problematici e conseguenze che ne derivano. La legislazione europea, nazionale e regionale italiana e la maniera in cui il fenomeno è normato in diversi Stati della Unione europea è un altro importante contributo presente nello Year Book. Oltre ai dati di scenario e di contesto generale la pubblicazione getta uno sguardo approfondito sui contesti locali, mediante un’indagine sulle organizzazioni associate al CNCA impegnate nella gestione di servizi e interventi di prevenzione e cura del gioco d’azzardo patologico, descrivendo caratteristiche organizzative e di funzionamento di 97 unità di offerta realizzate da 40 organizzazioni e presentando in modo esemplificativo 8 diverse esperienze di prevenzione realizzate dagli associati al CNCA e distribuite su tutto il territorio nazionale. Nella parte conclusiva del volume trovano spazio un contributo sull’utilizzo dei media per realizzare interventi informativi e formativi e sul ruolo della valutazione nei progetti di prevenzione, con indicazioni sulle evidenze di efficacia nelle diverse strategie di prevenzione. Completa il libro una consistente sezione di allegati, con tabelle riepilogative e quadri sinottici relativi ai vari capitoli, una rassegna dei principali network e Ong attivi in Europa per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, un vademecum per operatori di banca e famiglie di giocatori d’azzardo patologici per contenere i rischi d’indebitamento, l’elenco con i recapiti di tutti gruppi associati al CNCA con evidenziati quelli che si occupano di prevenzione e cura di giocatori problematici e patologici. Alcuni dati significativi contenuti nell’Year Book Rischi da Giocare Lo studio campionario IPSAD®2013-2014 su stili di vita e comportamenti a rischio rileva che in Italia quasi 17 milioni di 15-64enni (equivalente ad una prevalenza del 42,9%) ha giocato d’azzardo almeno una volta e di questi oltre 5,5 milioni sono giovani adulti di 15-34 anni (pari al 42,7%). Il test CPGI - Canadian Problem Gambling Index (Ferris & Wynne, 2001a; b), adattato e validato in Italia (Colasante et al., 2013), evidenzia che poco meno del 15% dei giocatori 15-64enni ha un comportamento di gioco definibile “a basso rischio”, il 4% è “a rischio moderato” e l’1,6% “problematico”, mostrando una percentuale superiore tra i giocatori di genere maschile (6% contro 4% delle donne). Lo studio campionario ESPAD®Italia che si inserisce nel progetto europeo ESPAD - European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs e realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR) fin dal 1999 su un campione rappresentativo di studenti delle scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e parificate, presenti sul territorio nazionale, coinvolgendo gli studenti dai 15 ai 19 anni realizzato nel 2015, ha evidenziato che poco meno della metà degli studenti di 15-19 anni (48,5%, pari a circa 1,2 milioni studenti) ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e che il 41,7% (poco più di 1 milione) l’ha fatto nell’anno antecedente la rilevazione. I Monopoli di Stato dicono che alle Slot sono stati persi 6.230 milioni di euro e alle VLT 2.779 milioni di euro; dividendo queste somme per il numero di apparecchi in Italia (380.000 slot e 50.000 VLT), vediamo che i soldi persi dai giocatori in una singola slot sono stati 16.394 euro, mentre i soldi persi in ogni Videolottery sono pari a 55.580 euro. Nel solo 2014 in Italia sono stati venduti 1.902.937.618 tagliandi di Gratta e Vinci, pari a 60,3 biglietti per ogni secondo di ogni giorno e di ogni notte dell'anno, corrispondenti ad un totale di 5,2 milioni di Gratta e Vinci venduti in Italia ogni giorno. Nella sezione download di questo sito è possibile scaricare il libro in PDF

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