Biblioteca
News
22/07/2017
Donne vittime di violenza, formazione e attenzione a disagio mentale”
Prevedere forme di accoglienza specifiche per le donne che hanno subito ripetutamente violenza nel corso del viaggio di arrivo in Italia; rafforzare l’impegno a favore dell’educazione sanitaria, anche potenziando le funzioni di alcuni servizi, come i consultori familiari e i servizi di salute mentale; migliorare le competenze interculturali degli operatori del Ssn e valorizzare adeguatamente, all’interno dei percorsi formativi universitari rivolti ai futuri medici e professionisti della salute, le Medical Humanities e di studi e ricerche riguardanti la relazione terapeutica in una prospettiva interculturale. Sono alcune delle raccomandazioni finali contenute nel parere “Immigrazione e salute” del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), approvato nella plenaria dello scorso 23 giugno e pubblicato oggi sul sito del Cnb. Il parere tratta del rapporto tra immigrazione e salute, attingendo ad una serie di dati circostanziati, di carattere epidemiologico e sul numero degli sbarchi sulle coste italiane, e ribadisce la necessità di garantire il diritto alla salute come diritto umano fondamentale e universale. Il testo richiama inoltre l’attenzione sul problema grave della salute mentale dei migranti: “sono ampiamente sottovalutati gli effetti devastanti sulla salute mentale o psicologica dei migranti provocati da violenze e altre forme di trattamenti disumani e degradanti, subite durante il lungo viaggio per raggiungere l’Europa; in particolare, ad essere colpiti sono i soggetti più vulnerabili, come donne e bambini”. Dai membri del gruppo di lavoro l’invito agli Ordini professionali ad “aggiornare i propri codici deontologici, con espliciti riferimenti al dovere da parte del professionista di tenere conto delle differenti identità culturali di appartenenza dei pazienti”. Agensir
Dillo al CeSDoP
Per segnalarci libri da acquistare, eventi ed iniziative di cui sei a conoscenza