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11/06/2018

UE. Italia terza per uso di cannabis, quarta per cocaina

L’Italia è al terzo posto in Europa per il consumo di cannabis e al quarto per quello di cocaina. Il dato emerge dal rapporto dell’Agenzia europea delle droghe: la cannabis si conferma la sostanza illecita più consumata, con 24 milioni gli adulti che ne hanno fatto uso nel 2017 in UE. Ai primi posti per maggiore consumo si trovano Francia, Danimarca e subito dopo l’Italia, ma se si prendono in considerazione solo i giovani (15-34 anni), gli italiani sono secondi solo alla Francia. Cocaina Il consumo di cocaina ed ecstacy è stabile, ma segna un leggero aumento. Nell’ultimo anno sono stati 3,5 milioni gli europei che hanno consumato cocaina: gli italiani si trovano al quarto posto (1,9%), dopo olandesi (3,7%), danesi (3,9%) e britannici (4%). Se però si va a considerare il tasso di consumo durante la vita i numeri salgono al 6,8% nel nostro paese, il quarto dato più elevato dopo Regno Unito (9,7%), Spagna (9,1%) e Irlanda (7,1%). Ecstasy 2,6 milioni di europei nel 2017 hanno fatto uso di ecstasy. In Italia è stata assunta dal 2,8% della popolazione, una percentuale tutto sommato abbastanza bassa, se paragonata al 9,2% di Irlanda e Olanda, al 9% del Regno Unito, al 7,1% della Repubblica Ceca e al 4,2% della Francia. Tra i maggiori produttori di questa sostanza in Europa ci sono soprattutto Paesi Bassi e Belgio, sono stati 11 i laboratori smantellati nell’Unione europea nel 2016 (10 nei Paesi Bassi e uno in Belgio), più del doppio del 2015. L’ecstasy prodotta in Europa viene anche esportata nel mondo: la polizia australiana, ad esempio, ha riferito che la maggior parte della sostanza sequestrata nello stato durante il 2016 (1,2 tonnellate) proveniva proprio dall’Europa. E il numero complessivo di sequestri di Mdma, l’ecstasy appunto, segnalati nell’Unione europea continua a crescere dal 2010. Le morti L’agenzia Ue segnala inoltre un aumento del numero di decessi correlati all’eroina in Europa, in particolare nel Regno Unito. In Inghilterra e Galles, infatti, l’eroina o la morfina sono state menzionate in relazione a 1.177 decessi registrati nel 2015, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente e del 44% rispetto al 2013. Tuttavia la crescita riguarda anche i casi in Scozia e Francia, la prima con 473 decessi nel 2016 (37% in più rispetto all’anno precedente) e la seconda con un aumento di decessi per overdose di eroina pari al 30% nel 2015, rispetto al 15% nel 2012. Sofia Gorgoni PreSa