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28/05/2019

Toscana, Oxfam e Diaconia puntano sulla rete di community center per poveri

Per contrastare l’erosione dei diritti nei nostri territori, a partire dalle condizioni di sfruttamento di cui sono vittime migliaia di lavoratori e lavoratrici agricoli, lungo le filiere che portano il cibo sugli scaffali dei supermercati e sulle nostre tavole, Oxfam ha lanciato "Al giusto perzzo", una campagna di sensibilizzazione che attraverso l’attivazione diretta dei consumatori chiede alla grande distribuzione italiana un cambiamento delle proprie politiche per assicurare il rispetto dei diritti di chi coltiva e lavora il cibo che mangiamo. Il report da cui la campagna ha preso il via denuncia condizioni di sfruttamento e violazioni dei diritti umani e del lavoro diffuse in tutto il paese da nord a sud, inclusa la Toscana, e causate, tra l’altro, da meccanismi distorti e asimmetria di potere nelle filiere agro-alimentari ai danni dei piccoli produttori, con conseguenze durissime per i lavoratori agricoli a valle della catena del valore. Negoziazioni al ribasso, vendite sottocosto, contratti a breve termine o con tempi di consegna ridottissima sono solo alcuni dei meccanismi di mercato che la Grande Distribuzione Organizzata utilizza per consentire ai consumatori un’offerta costante di prodotti a prezzi sempre più bassi, ma che al contempo impongono remunerazioni bassissime e condizioni di sfruttamento a chi produce e raccoglie il nostro cibo. Per far fronte al crescente numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale in tante periferie delle città toscane e di tutta Italia, Oxfam lavora con la Diaconia Valdese attraverso una rete di Community Center. Luoghi aperti e privi di burocrazia che ogni giorno offrono sostegno in ambito educativo a giovani studenti italiani e stranieri e alle loro famiglie (corsi di italiano e informatica, percorsi di mentoring per studenti in difficoltà, orientamento ai servizi extra-scolastici); mediazione familiare per chi è a rischio sociale; orientamento lavorativo e percorsi formativo-professionali per favorire l’autoimprenditorialità e l’inserimento nel mondo del lavoro a cittadini italiani, stranieri residenti, disoccupati, giovani e anche richiedenti asilo che si trovino in difficoltà sociale ed economica; informazioni per tutelare i propri diritti in tema di previdenza sociale o per accedere ad agevolazioni economiche e fiscali; orientamento e supporto nei contatti con gli enti pubblici del territorio, onde reperire informazioni per la casa, i servizi educativi e socio-sanitari. In Toscana, in particolare, dove il numero di persone in povertà assoluta (circa 143 mila secondo gli ultimi dati) è aumentato di 8 volte rispetto ai livelli pre-crisi del 2008 e il tasso di disoccupazione è fermo al 7,5%, grazie anche al contributo della fondazione Burberry, Oxfam sta intervenendo nelle periferie di Firenze con il centro “Metropoli” Centro Metropolis alle Piagge, a Empoli con lo sportello Donyasso, aperto a tutti gli 11 Comuni dell’empolese-valdelsa, a Campi Bisenzio a supporto della cooperativa Macramè e a Prato a supporto dell’Associazione Cieli Aperti. “Attraverso i Community Center solo in Toscana nell’ultimo anno abbiamo offerto un aiuto concreto a migliaia di persone in difficoltà, italiani e stranieri, madri sole, giovani e genitori rimasti senza lavoro, famiglie numerose che rischiano di ritrovarsi ai margini – conclude Barbieri – Tutto questo fa parte della nostra idea di costruzione di una società più giusta e meno disuguale. E per questo sabato 25 abbiamo deciso di portare a Firenze, dove abbiamo la nostra sede nazionale, tanti attori in grado di offrire spunti di riflessione, possibili soluzioni e obiettivi che non possiamo non centrare”. Toscana Sociale Redattore Sociale