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01/07/2019

L’esercito silenzioso: quasi 1 milione di italiani convivono con un disturbo psichico

È un esercito evanescente. Che fa molto poco notizia, circondato com’è dallo stigma che ancora avvolge il malessere mentale. Eppure esiste ed è enorme: 851.189 persone che hanno bisogno di assistenza specialistica psichiatrica. Sono più donne (il 53,5%) che uomini; soprattutto di età compresa tra i 45 e i 54 anni e sono assistiti da oltre 4 mila realtà sanitarie sparse sul territorio. I dati, relativi all’anno 2017, sono contenuti nel Rapporto salute mentale diffuso ieri dal ministero della Salute, in concomitanza con l’insediamento del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale che avrà soprattutto il compito di vigilare sulla qualità dell’offerta sanitaria in questo ambito. «Ho voluto fortemente questo incontro per presentare i dati del nuovo Rapporto e il tavolo tecnico sulla salute mentale», ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo. «C’è molto lavoro da fare, subito i gruppi di lavoro e poi un cronoprogramma di azioni concrete. La salute mentale è un obiettivo prioritario e i dati mostrano chiaramente la necessità di migliorare la rete assistenziale sul territorio per il malato e le famiglie. Arrivano ai Centri casi complessi che hanno bisogno di un approccio multidisciplinare, inoltre preoccupano le cifre sul consumo di farmaci e in particolare di antidepressivi. Abbiamo in programma anche una serie di iniziative mediatiche contro lo stigma. Ma quel che mi preme di più è dare una dignità diversa all’intero settore fino ad oggi marginalizzato». Il rapporto contiene l'analisi, a livello nazionale, dei dati rilevati attraverso il SISM. Diversi i dati degni di nota: per esempio, i tassi delle persone trattate per patologia evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso dei pazienti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (29,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 48,3 per 10.000 abitanti nelle femmine). Per quel che concerne l’attività dei servizi psichiatrici, le prestazioni erogate nel 2017 dai servizi territoriali ammontano a 11.474.311 con una media di 15,3 prestazioni per utente. Complessivamente il 78,1% degli interventi è effettuato in sede, il 7,9% a domicilio e il resto in una sede esterna. Gli operatori prevalenti sono medici (31,6%) e infermieri (45,1%); il 31,2% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica al domicilio e nel territorio, il 24,1% da attività psichiatrica, il 15,6% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,5% da attività psicologica psicoterapica e il 6% da attività di coordinamento; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto. Inoltre le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 11.549.682 per 32.515 utenti. La durata media del trattamento a livello nazionale è pari a 815,8 giorni. Gli accessi nelle strutture semiresidenziali sono pari a 1.582.966 per 27.600 persone (325,9 accessi per 10.000 abitanti). Consistente anche l’attività ospedaliera. Nel 2017 si sono registrate 109.622 dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere (pubbliche e private), per un totale di 1.418.336 giornate di degenza con una degenza media di 12,9 giorni. Con riferimento ai Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC), le riammissioni non programmate entro 30 giorni rappresentano il 13,9% del totale delle dimissioni, mentre quelle a 7 giorni sono il 7%. Nel 2017 sono stati registrati 7.608 trattamenti sanitari obbligatori nei SPDC che rappresentano il 7,8% dei ricoveri avvenuti nei reparti psichiatrici pubblici (97.276). Nel 2017 il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per patologie psichiatriche è 592.226, cioè il 2,8% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale. Il 13,1% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici si concretizza in ricovero, di cui la metà nel reparto di psichiatria. Inoltre il 26% dei ricoveri per problemi psichiatrici registra una diagnosi di schizofrenia e altre psicosi funzionali. Il 72,6% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio. Healthdesk

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